Mythomakya iscritto per il premio “gioco dell’anno 2016″

Mythomakya iscritto al “Gioco dell’anno 2016”, premio per il miglior gioco da tavolo introduttivo.

Capiamo perchè!

 

Il 1 giugno si sono chiuse le iscrizioni per concorrere al premio “Gioco dell’anno” 2016.

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Come potete vedere dal sito ufficiale (http://www.giocodellanno.it/), Mythomakya è stato iscritto.

 

Andiamo però con ordine e cerchiamo di capire…

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Innanzitutto, cos’è il gioco dell’anno?

Citando il regolamento, scopo del concorso “Gioco dell’Anno” è promuovere e valorizzare il gioco come bene culturale nelle  famiglie e nella società tramite la scelta di uno dei giochi iscritti.

 

 Quali sono i criteri di valutazione?

Nella scelta del gioco vincitore sono tenuti in conto la sua capacità di fungere da portale introduttivo al mondo del gioco,  l’originalità e la giocabilità del prodotto, la chiarezza e la completezza del regolamento, la qualità la funzionalità dei materiali,  la  corrispondenza della grafica al gioco e la sua influenza sullo stesso.

 

 

Chi sceglie il gioco vincitore?

Il vincitore è scelto da una giuria composta da 9 persone indipendenti, esperte di giochi e attive nel campo della  comunicazione. Non ci sono voti popolari e il premio non è influenzato da fattori quali i dati di vendita, la sua presenza  all’estero o il curriculum dell’autore o dell’editore.

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Chi sceglie i candidati?

Candidare un gioco è una scelta che ogni editore può fare. In questo senso, Mythomakya è stato scelto dalla Pendragon Games Studio per partecipare a questo premio. Oltre a Mythomakya, Pendragon ha candidato anche un altro gioco del proprio catalogo (peraltro molto bello!): si tratta di “Raccontami una storia” di Gabriele Mari.

 

 

Perchè si è deciso di candidare Mythomakya?

Il primo che ha parlato di questa cosa è stato Francesco Bavastro, di Geek.pizza . Nel suo blog, Francesco sosteneva che, visti i criteri, Mythomakya era un degno candidato in quanto particolarmente adatto a introdurre nuove persone a questo hobby. Ne abbiamo parlato con gli editori e abbiamo concordato di provare a candidare il gioco.

La scelta non è banale, perchè è difficile pensare a Mythomakya come un possibile vincitore del premio dal nome “gioco dell’anno”, sopratutto pensando al fatto che il progetto, nato come indipendente, si confronta con “mostri sacri” internazionali e fenomeni di vendite (oltre che bei giochi), primo tra tutti “Seven Wonders Duels”.

Allo stesso tempo, però, vedendo i criteri, abbiamo notato che alcuni aspetti coincidono con quelli che abbiamo ricercato con il gioco. Inoltre, forse più di altri abbiamo pensato ad un pubblico “da introdurre”. Proviamo a spiegarci meglio, vedendoli uno per uno:

 

Capacità di fungere da portale introduttivo: Innanzitutto, una delle nostre soddisfazioni più grandi è che Mythomakya viene giocato da tantissimi bambini (quale pubblico migliore per diffondere questa passione?). Inoltre viene spesso giocato da persone assolutamente neofite di questo mondo. Si va dagli appassionati di fumetti a insegnanti di mitologia, passando da tante persone che hanno scoperto Mythomakya per caso attraverso i social network. Su questo, curioso è sapere che riceviamo moltissime richieste da persone che addirittura non sanno dove è possibile acquistare il gioco; prova del fatto che sono davvero neofiti del settore!

Originalità e la giocabilità del prodotto: Sull’originalità non possiamo molto autovalutarci e forse non siamo fortissimi; ma sulla giocabilità crediamo comunque sia un punto di forza il fatto che siano 2 giochi in uno e che il più difficile si spiega in 4 minuti e 40 secondi, permettendo da subito (e a chiunque!) di iniziare a giocare e a divertirsi!

Chiarezza e completezza del regolamento: Anche qui non ci sentiamo di giudicarci; al livello di cronaca, possiamo dire di aver ricevuto qualche richiesta di chiarimenti, ma anche tanti complimenti per la chiarezza e per il fatto che in appendice sono spiegate tutte le singole carte del gioco.

Qualità e funzionalità dei materiali: questo aspetto è garantito da una produzione di primissimo livello, grazie al supporto della ventennale esperienza dei professionisti che lavorano in Pendragon.

Corrispondenza della grafica al gioco e la sua influenza sullo stesso: La grafica è una degli aspetti che abbiamo curato di più, soprattutto grazie alle splendide illustrazioni di Mirka Andolfo.

 

Chiaramente questi non sono gli unici aspetti che abbiamo ricercato con il nostro gioco; alcune peculiarità di Mythomakya non fanno parte dei criteri di valutazione per questo premio.

Per esempio non si parla di “accessibilità” del gioco, legato al fatto che il gioco è economico, che può essere giocato da persone con problemi di daltonismo grazie ai simboli e alla scelta dei colori o che per il gioco base non c’è bisogno neanche di saper leggere rendendo semplice il gioco anche per bambini piccoli.

Il progetto Mythomakya, inoltre, nasce con la volontà di raccontare la mitologia in modo nuovo ma fedele; fatto che lo rende un progetto interessante anche da un punto di vista nozionistico/educativo.

 

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 Possiamo fare qualcosa per sostenere Mythomakya?

In generale, la risposta sembra essere “no”. Di sicuro, il parlare del gioco, il farlo provare a nuove persone e il recensirlo ci aiuta. Ma  questo è  vero anche a prescindere dal premio. E i giurati (che non conosciamo personalmente), se fanno bene il loro lavoro, dovrebbero  basarsi sulla  propria esperienza di gioco più che su quello che viene detto in giro. Recentemente è uscito un sondaggio su Ilsa-Magazine  (Link) nel quale si  può votare Mythomakya, ma anche questo non dovrebbe avere alcun valore ai fini  della votazione dei giurati.

 

 

 

Chi vincerà?

Come dicevamo, ci sono giochi in lista molto importanti e rinomati. Noi stessi ne abbiamo provati diversi e… il livello è sicuramente altissimo! Pensando a Mythomakya e alla sua storia, è già un onore essere nella lista e ringraziamo i nostri editori per averci dato questa opportunità che comunque ci offre visibilità e l’opportunità (speriamo) di confrontarci con esperti che saranno sicuramente in grado di darci consigli per migliorare il progetto nella sua globalità.

Quindi, che dire? Facciamo un grandissimo in bocca al lupo a tutti i partecipanti, Mythomakya incluso!!!

 

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